22 luglio 2009

One step beyond

È da quando gironzolo per questo web che sento parlare, un parlare sempre inteso come metafora di scrivere, perché sul web si scrive, non si parla.

Sento parlare di aziende che snobbano la Rete, poi di aziende che ascoltano la Rete perché i mercati sono "conversazioni", poi di artisti che ignorano le nuove tecnologie, poi di artisti che affrontano le nuove tecnologie, e mettono i soliti quattro mp3 in streaming sul myspace e sono amici di tutti.

Sento parlare di politici che non conoscono Facebook, poi di politici che hanno Facebook, poi di partiti che fanno le primarie su Facebook, poi di partiti che perdono le elezioni, non quelle su Facebook, quelle vere, quelle fatte con un pezzo di carta analogico che più analogico non si può.

Sento parlare di interessanti riunioni, quella in cui il tema è il lavoro e il giorno dopo si parla solo di quanto era bona la carbonara, quella in cui il tema è il rapporto tra le donne e le nuove tecnologie e il giorno dopo si parla solo di quanto erano bone le partecipanti.

Allora, a tutti quelli che parlano ho deciso di preferire chi certe cose le fa.
E con la maglietta dei Madness.

2 commenti:

  1. che meraviglia! sei il secondo che leggo in due minuti. un segno? (sperem)
    AmicaN

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  2. pare che l'ultimo dei MadNess non sia male, tarisurta ?

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